Un pensiero per l’Avvento

candele avvento

Tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed egli li interrogò: “Di che cosa discutete con loro?” Gli rispose uno della folla: “Maestro ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto. Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti”. Egli allora, in risposta, disse loro: “O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me″.

E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando. Gesù interrogò il padre: “Da quanto tempo gli accade questo?” Ed egli rispose: “Dall’infanzia; anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci”. E Gesù gli disse: “Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede”. Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: “Credo, aiutami nella mia incredulità” (Mc 9, 15-24).

Fermiamoci sull’espressione del padre del giovane. Quest’uomo crede, ma è consapevole anche della pochezza della sua fede e ne sente tutta la fatica. Infatti chiede un segno, mette alla prova Gesù.

Vorrebbe credere, come Gesù richiede, però se ne sente incapace.

E allora prega: “Io credo, ma tu aiuta la mia incredulità”. Continua a leggere

Un pensiero per l’Avvento

candele avvento

Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Mt 28,20).

L’anno liturgico non è estraneo alla vita, anzi rappresenta un filo di speranza nella nostra storia personale e nella storia dell’umanità.

Celebriamo il Natale, l’Epifania, il Battesimo di Gesù… in mezzo alle vicende che ci toccano da vicino o che riguardano il “grande mondo”. Nei fatti che tante volte ci potrebbero sembrare disperati, quasi che fossero “sfuggiti” dalle mani di Dio, si aprono così finestre di speranza che attestano la sua presenza nella storia dell’uomo.

I più non lo percepiscono.

Del resto quando il Figlio di Dio è venuto su questa terra, chi se n’è accorto? È veramente misterioso questo fatto, ma è tipico dell’agire di Dio.

E accade anche oggi: i misteri di Cristo celebrati durante l’anno operano la salvezza nella storia degli uomini.

Questo mondo è radicalmente salvato da Dio. Noi dobbiamo solo aprire il cuore.

(M. Cè, da una Istruzione ai collaboratori Oders, Cavallino 11 gennaio 2003)

Un pensiero per l’Avvento

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Non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me (Gal 2,20-21).

La vita cristiana è “vita in Cristo”. Ma oggi, come si può incontrare Cristo? Prima dell’ascensione, lo si accostava come qualsiasi altra persona. Lo si vedeva, toccava, ascoltava… Dopo l’ascensione il suo corpo è sottratto ai nostri sensi, ma non è cessata la possibilità di incontrarlo. Ora Cristo ci raggiunge in un’altra realtà tangibile, ha preso ancora un corpo “visibile” nei sacramenti, convergenti nell’eucaristia che in qualche modo li racchiude tutti.

L’eucaristia è il sacramento della pasqua, della passione, morte e risurrezione del Signore.

Gesù, durante l’ultima cena, dice: “Prendete e bevete, questo è il sangue della nuova alleanza”. Il riferimento è alla antica alleanza pattuita ai piedi del Sinai, ora la nuova alleanza si fa nel suo sangue, e lui dice che questo pane è il suo corpo e questo vino è il suo sangue; nell’eucaristia c’è il corpo, ossia Cristo crocifisso e risorto, con tutta l’energia dell’amore che si è espressa nell’offerta di sé, anche a prezzo della sofferenza più grande, per poterci salvare. C’è lui, con tutta la sua forza di salvezza e di amore, di implorazione e di redenzione per noi.

L’eucaristia ricapitola tutta la vita del Signore, dalla nascita alla risurrezione,ma noi siamo piccoli, non possiamo prendere tutto in una sola volta; ecco allora la pedagogia dell’anno liturgico in cui i singoli “misteri” (il termine significa “fatti che ci salvano”) della vita di Cristo, ci sono donati quasi ad uno ad uno di domenica in domenica, pur essendo un unico grande evento.

La Chiesa prepara con l’avvento la celebrazione della nascita di Gesù. Il tempo di natale comprende il mistero dell’imposizione del suo nome, la sua manifestazione ai pagani, il suo battesimo. Seguono le domeniche del “tempo ordinario”, che favoriscono la nostra riflessione su questi fatti, in modo che li facciamo entrare nella nostra vita. Dopo, preceduto dalla quaresima, incomincia il grande ciclo pasquale, che ci presenta, con una distribuzione sapiente, i misteri della passione e risurrezione del Signore: l’ultima cena e la lavanda dei piedi il giovedì santo, poi la morte il venerdì santo e la resurrezione nel giorno di pasqua, quindi l’ascensione e la pentecoste.

La ricchezza dell’eucaristia ci è dispiegata in modo che possiamo sostare davanti ad ogni singolo mistero, ad una parte della realtà globale di Cristo, perché noi cresciamo a poco a poco. La Chiesa, che è madre, si adegua a questa nostra gradualità e distribuisce la pienezza del mistero di Cristo nelle diverse celebrazioni dell’anno liturgico, in modo che noi possiamo concentrarci su ciascuna, sforzandoci di capire e di viverla.

Così noi riusciamo non solo a comprendere, ma anche ad accogliere nella nostra vita qualche cosa del grande mistero dell’eucaristia.

E lo si fa tutti gli anni, perché, come la pianta cresce e, nello scorrere del tempo, fa spuntare le foglie e i frutti, così anche noi, anno dopo anno, cresciamo nel Cristo, fino alla misura della sua statura.

Questo reiterare le stesse celebrazioni ogni anno, è qualcosa di più d’una ripetizione: l’apertura del cuore di oggi prepara alla più larga disponibilità del prossimo anno, che a sua volta consentirà di assimilare ulteriormente il mistero di Cristo nell’anno successivo, e così fino a che Cristo ci trasforma tutti e, in qualche modo, ci si può identificare con lui, ormai presi totalmente dal suo mistero.

Noi viviamo l’anno liturgico nella fede e cercando di tradurre nella vita i misteri che vediamo realizzati in Gesù. L’assiduo incontro con lui trasforma le nostre azioni quotidiane e le nostre relazioni personali. Fino a che Cristo viva pienamente e totalmente in noi. Il mondo viene salvato proprio così, attraverso noi che portiamo a compimento l’opera di Cristo, fino a che il tempo non sia concluso.

(M. Cè, da una Istruzione ai collaboratori Oders, Cavallino 11 gennaio 2003)

Estrazione lotteria

Ecco i biglietti vincenti della lotteria:

  1. Buono spesa Ali 400 euro.    0709
  2. Orologio.                                     0085
  3. City bike uomo.                        4385
  4. Cita bike donna.                       2507
  5. Buono spesa Marzaro.            0580
  6. Buono spesa Ali 100 euro.     1649
  7. Scopa elettrica.                         1338
  8. Smart box.                                  1605
  9. Trolley e borsone.                    0446
  10. Trapano.                                     2422