Un pensiero per l’Avvento

candele avvento

Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò…

Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che quando ascoltano la parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono (Mc 4, 5-6.16-17).

Le “tribolazioni”: qualche volta le ansie, le preoccupazioni sono talmente opprimenti che anche Dio scompare dall’orizzonte. Però guai se non c’è più spazio per Dio, perché ci si dispera.

Le “persecuzioni”: senza dimenticare le tante persecuzioni del ventesimo secolo e quelle attuali in varie parti del mondo, consideriamo un’altra condizione che tocca tutti.

È la solitudine e la difficoltà a vivere il vangelo in un periodo radicalmente secolarizzato come il nostro. Quando si è circondati da una cultura totalmente disomogenea al vangelo, chi cerca di viverlo si sente ridicolo e qualche volta isolato.

Anche queste possono essere persecuzioni che inducono al compromesso, a nascondere la fede, a comportarsi come tutti… e il seme non attecchisce più.

(M. Cè, da una Meditazione agli esercizi spirituali diocesani, Cavallino aprile-maggio 2003)

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