EMERGENZA CORONAVIRUS – Disposizioni della Diocesi di Venezia

diocesi di Venezia

Riportiamo dal sito ufficiale del Patriarcato di Venezia:

Venezia, 23 febbraio 2020

A seguito di quanto stabilito in data odierna dalla Regione Veneto, dalle ore 24.00 di oggi domenica 23 febbraio 2020 fino alle ore 24.00 di domenica 1 marzo 2020, per evitare gli assembramenti di persone, la Diocesi di Venezia dispone la sospensione di quanto segue:

  1. La celebrazione pubblica di S. Messe, incluse quelle del Mercoledì delle Ceneri e domenicali, sacramenti (inclusa la celebrazione di battesimi, prime comunioni e cresime), sacramentali, liturgie e pie devozioni quali la Via Crucis;

—        In sostituzione del precetto festivo e anche del Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima, i fedeli dedichino un tempo conveniente alla preghiera e alla meditazione, eventualmente anche aiutandosi con le celebrazioni trasmesse tramite radio e televisione;

—        Per i funerali, saranno possibili le sepolture, anche con la benedizione della salma alla presenza delle persone più vicine del defunto, ma purtroppo senza la celebrazione della S. Messa o di altra liturgia; le S. Messe esequiali potranno essere celebrate solo al superamento di questa fase critica;

  1. Gli incontri del catechismo e ogni altra attività di patronati e oratori, incluso l’incontro diocesano di Carnevale per i chierichetti
  2. Il ritiro del clero previsto per giovedì 27 febbraio
  3. Le lezioni della Facoltà di Diritto Canonico San Pio X, dello Studio Teologico del Seminario e delle altre istituzioni accademiche ecclesiastiche
  4. Gli appuntamenti legati alla Visita pastorale.

L’accesso alle chiese sarà ordinariamente possibile, per chi vorrà recarvisi a pregare, salvo il principio di evitare assembramenti di persone, più probabili nel centro storico di Venezia essendo meta di visite turistiche. In tal senso anche la Basilica di San Marco non sarà accessibile.

Nel periodo indicato resteranno chiuse al pubblico le seguenti realtà: la Curia Diocesana di Venezia, l’Archivio Storico, la Biblioteca Diocesana, il Museo Diocesano alla Salute, il Centro Pastorale Urbani di Zelarino e la Casa di Esercizi Spirituali Santa Maria Assunta del Cavallino.

Le attività caritative invece continueranno:

  1. Nelle mense dei poveri, distribuendo cestini con i pasti che non potranno però essere consumati all’interno delle strutture;
  2. Nei dormitori, attraverso un presidio sanitario garantito dalle pubbliche autorità.

La Diocesi di Venezia e Il Patriarca Francesco Moraglia sono e rimangono in costante e frequente contatto con le autorità, in particolare con il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il Prefetto Vittorio Zappalorto e il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, in un clima di fattiva collaborazione.

 

“Come cittadini e credenti siamo chiamati a vivere questo momento di difficoltà con senso di responsabilità civica, senza cedere ad allarmismi e a paure ingiustificate. Ci affidiamo alla protezione della Beata Vergine Maria, invocata col titolo di Madonna della Salute; Ella interceda presso Suo Figlio, il Santissimo Redentore. La nostra preghiera è anche per quanti sono preposti al bene comune, affinché assumano decisioni prudenti e sagge per la nostra gente, soprattutto per i più deboli e per gli anziani”.

+ Francesco Moraglia, patriarca

 

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CITTADINI E FRATELLI, UN’AMICIZIA POSSIBILE

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Martedì 4 febbraio 2020 a Marghera

La Fraternità cristiano-islamica, gruppo di dialogo interreligioso da anni attivo a Marghera, propone a tutti i credenti di raccogliere il gesto pubblico della “Consegna alla città” che ha visto protagonisti, il 4 ottobre 2019, oltre alle autorità istituzionali del sindaco e del presidente della municipalità, anche una rappresentante delle parrocchie del Vicariato e due giovani, una catechista di Mestre e un giovane musulmano di Marghera.

moraglia-brugnaro-imamIl Patriarcato di Venezia e la Comunità islamica della provincia di Venezia collaborano a questo incontro aperto a tutti, per far memoria dell’evento al teatro aurora di Marghera ha visto i capi religiosi delle comunità locali cristiana e musulmana affidare ai loro cittadini l’importante Documento sulla Fratellanza umana, perché a loro volta lo facciano conoscere ai credenti delle loro comunità, dando così il loro contributo affinché “tutte le persone che portano nel cuore la fede in Dio e la fede nella fratellanza umana si uniscano e lavorino insieme, affinché esso diventi una guida per le nuove generazioni verso la cultura del reciproco rispetto, nella comprensione della grande grazia divina che rende tutti gli esseri umani fratelli” (Dal Documenrto sulla Fratellanza umana).

A tutti i credenti della città, e in particolare a tutte le parrocchie della Diocesi, si propone una serata in cui stavolta non ci sia più un palco che divide i leader religiosi e le autorità dai “semplici” cittadini. Ogni persona, infatti, martedi 4 febbraio 2019, riceverà il Documento sulla Fratellanza e si coinvolgerà in un dialogo in prima persona con altri credenti, cristiani e musulmani, quasi ad allargare quell’“abbraccio tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci, per cooperare tra di noi e per vivere come fratelli che si amano”.

Questa ricchezza di conoscenza reciproca sarà particolarmente evidente perché vivremo due momenti in due luoghi della nostra Marghera, la chiesa parrocchiale di San Pio X e la moschea di via Monzani e sarà impreziosita dalla presenza dei due capi religiosi il Patriarca FRANCESCO MORAGLIA e l’Imam HAMMAD MAHAMMED.