Sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre (Sal 131, 2).
Davanti al turbamento di Maria, l’angelo dice: ‘Non temere’.
È un invito bellissimo a non avere paura di Dio ed è una parola che risuona all’inizio del Vangelo e lo attraversa tutto.
‘Perché avete paura?’ dirà Gesù agli apostoli spaventati nel mare in tempesta.
‘Non temete’ dirà l’angelo della Resurrezione alle donne che vanno al sepolcro.
Di fronte a Dio non dobbiamo temere, perché la sua presenza nella nostra vita, nella storia dell’uomo, è sempre una presenza di amore.
‘Non temete’ è la parola che ci rivolge in tutte le nostre paure, perché Dio ci vuol bene, incondizionatamente.
(M. Cè, da una Meditazione agli esercizi spirituali diocesani, Cavallino 27 settembre 2007)